Ma veramente Putin ha favorito l’elezione di Trump?

6 Gennaio 2017

Siamo proprio sicuri che Putin abbia favorito l’elezione di Donad Trump alla Casa Bianca danneggiando Hillary Clinton? A ben guardare Putin avrebbe avuto tutto l’interesse di vedere la Clinton alla casa Bianca e non Trump.

E’ vero, Putin e Obama si odiano. Tranne che sull’Iran hanno due politiche estere agli antipodi, in Medio Oriente si trovano a combattere su fronti opposti, Obama ha imposto all’Europa di mettere sanzioni alla Russia a causa della sua politica espansionistica e soprattutto a seguito dell’annessione della Crimea. I punti di attrito tra la politica russa e quella americana sono decine ed è chiaro che in caso di vittoria di Hillary Clinton alle presidenziali, l’attuale politica di Obama sarebbe continuata anche con Hillary. Ce n’è abbastanza per i russi per gioire dell’elezione di Trump alla Casa Bianca anche se dubito molto che il Presidente eletto sia una persona che Putin possa in qualche modo controllare. Anzi, paradossalmente è meno controllabile della Clinton, più propenso ai colpi di testa, meno prevedibile e, almeno a parole, più filo-israeliano e per nulla filo-iraniano. Se Donald Trump dovesse dare seguito alle promesse/minacce fatte in campagna elettorale la Russia avrebbe in Medio Oriente un nemico molto più temibile e meno controllabile di Barack Obama o di Hillary Clinton.

Putin non è uno stupido, queste cose le deve aver pensate e pesate attentamente. Paradossalmente quindi se avesse favorito in qualche modo l’ascesa di Donad Trump avrebbe danneggiato i suoi interessi e quelli della Russia. E questo va al di la delle parole di stima che Putin e Trump si scambiano. Se è vero (come è vero) che il Presidente russo è un pragmatico, avere la Clinton alla Casa Bianca nel medio/lungo periodo lo avrebbe favorito.

Vista così quindi appare improbabile che Putin abbia veramente ordinato di mettere in piedi una campagna mediatica volta a favorire Donald Trump. Eppure tutti gli indizi portano a lui e ai suoi scagnozzi. Per intenderci, credo poco alle “prove” che la CIA dice di avere. Per poterlo provare, ammesso che sia possibile, ci vorrebbero mesi e mesi e se è vero che gli hacker russi sono così bravi è ragionevole pensare che non avranno lasciato tante tracce riconducibili a Putin. Un motivo che potrebbe aver spinto Putin a favorire Trump potrebbe essere quello di una visione emergenziale e non nel medio/lungo periodo, esigenze che per la Russia sono immediate quali per esempio la sollevazione delle sanzioni americane ed europee. Anche questo sarebbe un ragionamento pragmatico, ma non da Putin che ha l’indiscussa abilità di guardare oltre. E poi c’è una incognita grossa come una casa: cosa farà Trump con la Siria? Accetterà in silenzio la spartizione decisa da Russia, Iran e Turchia o vi si opporrà? Come si comporterà con i curdi? Putin non può non aver pensato anche a questo e di certo il sostanziale silenzio di Trump su questo spinoso argomento lascia aperta ogni strada.

E poi c’è la questione forse più importante, quella che riguarda Israele. Anche se molti filo-israeliani sembrano incredibilmente ipnotizzati da Putin, la realtà dei fatti ci dice che la Russia è il maggior fornitore di armi dei nemici di Israele, che all’ONU vota sistematicamente a favore di qualsiasi risoluzione contro lo Stato Ebraico, che ha permesso all’Iran di posizionarsi in Siria a pochi metri dal confine israeliano e che ha interesse strategico a rafforzare gli Ayatollah e i suoi numerosi proxy regionali, a partire da Hezbollah. Putin quindi è un nemico di Israele, lo è nei fatti anche se a parole dice il contrario. Trump invece è un amico vero di Israele anche se ancora lo deve dimostrare. Ma tutto lascia pensare che la sua politica sarà a favore di Israele senza se e senza ma. Questo per la Russia e per i suoi alleati regionali non è affatto buono. Obama con l’Iran aveva un approccio di apertura e prevedibilmente lo avrebbe avuto anche la Clinton. Trump invece per prima cosa ha messo in discussione il trattato sul nucleare iraniano che tanto bene ha portato sia alla Russia che all’Iran. Che interesse avrebbe quindi avuto Putin a favorire l’elezione di Trump alla Casa Bianca?

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

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