Quanti sono i morti civili della battaglia che infuria a Gaza? Chi è che li conta ed è in grado di dare il loro numero quasi in tempo reale quando, a un mese dalla strage del 7 ottobre, ancora nel tecnologicamente avanzato Israele, non sono in grado di dire con esattezza quanti sono i morti di quella strage?
Vediamo di fare chiarezza, quella chiarezza che purtroppo i cosiddetti “giornalisti” nostrani non hanno (ma anche non nostrani), visto che ancora mattina fa Il Fatto Quotidiano sparava in prima pagina “Gaza, 10.000 civili in 27 giorni”.
Ora, cominciano con lo stabilire alcuni parametri importantissimi per capire se questi dati sono attendibili:
Chi è che fornisce i numeri? A fornire i numeri delle vittime, compresi i bambini, è il fantomatico Ministero della Salute di Gaza, cioè Hamas.
Come fa Hamas a fornire i numeri delle vittime quasi in tempo reale? Escludendo che i terroristi di Hamas siano in possesso di tecnologie di cui non si è a conoscenza, è chiaro che se li inventano. Anche per il solo fatto che le operazioni di soccorso o di estrazione dei cadaveri richiedono giorni, sarebbe impossibile per chiunque dare numeri precisi. Lo abbiamo visto con bombardamento autoinflitto dell’ospedale Al Ahli di Gaza. Dopo 10 minuti, secondo il fantomatico ministero della Salute di Gaza c’erano 600 morti, la maggioranza bambini (perché metterci i bambini fa sempre notizia). Dopo mezzora i morti erano mille (sempre in maggioranza donne e bambini). Tutte le agenzie del mondo a rilanciare la notizia, salvo poi scoprire che non era vero niente, che un frammento di un missile della Jihad Islamica palestinese era caduto nel parcheggio dell’ospedale (e non sull’ospedale che si dava per distrutto) che gli israeliani non c’entravano nulla e che i morti erano al massimo una cinquantina. Solo il New York Times ha avuto la decenza di chiedere scusa per aver fatto da megafono ad Hamas. Gli altri cialtroni tutti zitti. Tuttavia questo episodio è altamente indicativo dell’attendibilità dei numeri forniti dal ministero della Salute di Hamas che comunque, come ci insegnano i cialtroni quotidiani, continuano ad essere rilanciati senza alcuna vergogna o dignità professionale.
Come si fa a distinguere una vittima civile da una vittima combattente? È impossibile in quanto i terroristi di Hamas non indossano divise. Lo fanno in modo deliberato proprio per confondersi con i civili e farsene scudo. Quindi anche quando il numero delle vittime è certo, è impossibile distinguere tra vittime civili e vittime combattenti. E purtroppo vale anche per molti adolescenti (vedi foto).
Perché i media mondiali fanno da megafono ad Hamas? Principalmente perché attaccare Israele fa sempre notizia, suscita sempre scalpore e attenzione da una parte e dall’altra. Questo vuol dire click e quindi entrate in denaro. E a nessuno importa il fatto che la storia delle guerre precedenti tra Israele ed Hamas ci insegni che alla fine le vittime realmente civili siano solo un decimo di quelle dichiarate inizialmente.
Perché gli israeliani colpiscono scuole, ambulanze e a volte ospedali? Perché i terroristi di Hamas si nascondono dentro o sotto queste strutture e ci nascondono grandi quantità di armi, esplosivi e di carburante. Sotto l’ospedale Shifa di Gaza c’è uno dei più grossi depositi di carburante in possesso di Hamas. Naturalmente questi sono gravissimi crimini di guerra ma nessuno sembra farci caso se non quando vengono legittimamente colpiti dagli israeliani. Allora diventa subito crimine di guerra [israeliano]. Durante Piombo Fuso diversi depositi di armi vennero scoperti dentro le scuole gestire dalla UNRWA, l’agenzia ONU per i palestinesi.
A proposito della UNRWA. L’agenzia ONU per i palestinesi da lavoro diretto a circa 20.000 persone e indiretto ad altre decine di migliaia, in massima parte palestinesi. Nelle sue scuole si insegna l’odio verso gli ebrei, nei suoi libri di testo Israele non esiste, nelle sue scuole si nascondono i terroristi, nei suoi depositi di aiuti comanda Hamas e solo Hamas decide a chi dare aiuto. Il 90% dei dipendenti UNRWA che operano a Gaza sono membri di Hamas o loro parenti. Quindi quando si sente dire che “l’ONU ha detto questo o ha detto quello” nella maggior parte dei casi non è l’ONU quello vero, ma è l’ONU palestinese.
E quando l’ONU vero parla per bocca del suo Segretario Generale, Antonio Guterres, riesce ad essere “inorridito” solo quando gli israeliani colpiscono ambulanze piene di armi per Hamas. Ma non mi risulta che Guterres si sia detto inorridito per la strage di Ebrei del 7 ottobre 2023. (pubblicato su Rights Reporter il 5 novembre 2023)