In Turchia non devono aver digerito tanto bene né il referendum per l’indipendenza del Kurdistan né l’appoggio dato da Israele alle legittime pretese di libertà del popolo curdo.
Nelle scorse ora in diverse parti della Turchia sono apparsi striscioni che incitano all’odio anti-ebraico e attaccano il Presidente del Kurdistan, Masoud Barzani, accusandolo di essere ebreo e di voler costruire un “grande Israele”.
Negli striscioni, che appaino fabbricati in serie e che sono stati esposti in molti punti strategici, c’è scritto testualmente:
Barzani ha radici ebraiche. Sappiamo chi sei. Il tuo compito non è il Kurdistan ma il grande Israele
Gli striscioni sono apparsi in diverse città e nei maggiori snodi stradali della Turchia e nonostante le tante richieste di rimozione e di indagare sui responsabili, richieste arrivate anche da parte di alcuni deputati turchi, non sembra che le operazioni di rimozione siano particolarmente celeri.
La Turchia si oppone fermamente alla autodeterminazione del Kurdistan iracheno e da diversi giorni minaccia un intervento armato se il Presidente Barzani non farà marcia indietro. Israele è l’unico Stato che si è schierato apertamente al fianco delle legittime pretese del popolo curdo e questo ha attirato su di se le ire di chi invece vi si oppone, come appunto la Turchia e l’Iran.
Il riferimento al “grande Israele” è probabilmente da ricollegare al timore dei regimi turco e iraniano che la nascita di un Kurdistan indipendente farebbe nascere una nuova democrazia in Medio Oriente, cioè un nuovo Israele.