Probabilmente è un’altra conseguenza delle cosiddette “primavere arabe”. La Tunisia dopo tanti anni si avvicina all’Iran e per dimostrarlo invia a Teheran il suo Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica, Mocef Ben Salem.
In una riunione tenutasi ieri a Teheran tra Mocef Ben Salem e il dittatore iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, l’Iran ha espresso la volontà di “contribuire alla causa islamica tunisina con un concreto supporto tecnologico”, il che traducendo dalla lingua usata dagli Ayatollah significa fornire a Tunisi le tecnologie militari iraniane.
«La nazione tunisina è accanto alla causa della Rivoluzione Islamica iraniana – ha detto Ahmadinejad in una conferenza stampa dopo il summit – per questo Teheran fornirà alla Tunisia ogni apporto tecnologico necessario a rendere forti i fratelli tunisini». Gli ha fatto eco Mocef Ben Salem ringraziando l’Iran per l’appoggio al nuovo regime tunisino e affermando che «le relazioni tra Tunisi e Teheran sono in forte espansione e riguardano un ampio spettro di settori strategici».
Ora, non sappiamo cosa ne pensi l’Europa di questo sviluppo delle relazioni tra Iran e Tunisia, ma sarebbe il caso di preoccuparsi. La possibilità di avere i missili iraniani a pochi chilometri dalle coste italiane non può e non deve essere sottovalutata.
Sharon Levi