Siria: turchi entrano a Idlib. I curdi attaccano Baghouz. Un italiano tra i catturati

10 Marzo 2019
Forze curde del SFD sostenute dagli Stati Uniti

Mentre le forze curde sostenute dagli americani si apprestano a sferrare l’ultimo colpo a ISIS con l’attacco finale a Baghouz, la Turchia ne approfitta per entrare materialmente con il suo esercito nella città di Idlib.

Partiamo proprio da questo ultimo fatto non proprio secondario. Da ieri le forze armate turche sono entrate materialmente nella città siriana di Idlib – con l’approvazione di Mosca – ufficialmente per pattugliare le strade e garantire la loro sicurezza in conformità con quanto deciso tra Turchia e Russia in merito alle quattro zone di de-escalation in Siria (Homs-Hama, Daraa’, Ghouta e appunto Idlib).

Le forze armate russe pattuglieranno invece la parte esterna della città e anche questa notte hanno condotto un raid aereo sulla zona di al-Muntar nel quale sono morte tre persone uno dei quali appartenenti ai White Helmets, il controverso corpo di volontari soccorritori della protezione civile siriana. Secondo fonti locali l’elmetto bianco si chiamava Abdel Aal ed è il 260° soccorritore disarmato ucciso in Siria dai raid russi e del regime.

Nel frattempo le Forze Democratiche Siriane (SDF) a maggioranza curda e alleate degli Stati Uniti stanno per sferrare l’attacco definitivo alla città di Baghouz, ultimo bastione dello Stato Islamico.

Dopo aver conquistato uno alla volta tutti i villaggi circostanti la città di Baghouz, le forze curde hanno accerchiato la città permettendo però a migliaia di civili di uscire prima dell’attacco finale che potrebbe partire proprio oggi.

Dal 20 febbraio circa 20.000 persone hanno lasciato Baghouz ma ancora sono moltissimi i civili trattenuti dai miliziani dello Stato Islamico e usati come scudi umani. Questo ha fino ad oggi rallentato la conquista dell’ultima enclave del Califfato in Siria ma ormai è arrivato il momento dell’attacco finale.

Un italiano di origine marocchina tra i terroristi catturati dai curdi

Mounsef al-Mkhayar, il cittadino italiano di origine marocchina catturato dalle forze curde

C’è anche un italiano di origine marocchina tra i terroristi catturati dalle Forze Democratiche Siriane. Si tratta di Mounsef al-Mkhayar, 22 anni, partito per la Siria nel 2015 e condannato da un tribunale italiano in contumacia a otto anni di carcere per terrorismo e per aver reclutati altri combattenti stranieri in Italia.

In una intervista alla Reuters pubblicata questa mattina Mounsef al-Mkhayar ha inviato un appello alle autorità italiane affinché lo facciano rientrare in Italia per scontare la propria pena. Si è detto pentito della sua scelta e ora vorrebbe essere “salvato” dalle dure prigioni curde.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

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