Nella notte USA, Francia e Gran Bretagna hanno lanciato l’annunciatissimo attacco punitivo contro la Siria di Assad, uno degli attacchi più “telegrafati” della storia tanto che ci si chiede: a che pro?
Missili di Usa, Francia e Gran Bretagna hanno colpito nella notte obiettivi in Siria. Nel mirino dell’alleanza c’erano centri di ricerca, siti di stoccaggio, magazzini e altri obiettivi specifici. Non sono state colpite basi militari dove c’erano i russi o gli iraniani che, anzi, sono stati preventivamente avvisati di quelli che sarebbero stati gli obiettivi dell’attacco. Per usare una frase mutuata dal calcio, hanno lanciato missili telegrafati.
E’ stata una sculacciatina ad Assad, come si fa con i bambini troppo vivaci, simbolica ma che non fa male, di quelle destinate a far capire che si è stati cattivi e che mamma e papà non tollerano certi capricci.
[quote]”Io ti attacco ma prima ti mando la lista degli obiettivi che colpirò”[/quote]
Da diversi giorni i russi erano stati avvisati dagli americani di quelli che sarebbero stati gli obiettivi dei missili e quindi si presume che pure Assad ne fosse informato, il che vuol dire che se in quei siti finiti nel mirino dei missili telegrafati dell’alleanza ci fossero anche state della armi chimiche, di sicuro al momento dell’attacco non c’erano più.
Questo è indubbiamente l’attacco più strano della storia. Io ti attacco ma prima ti mando la lista degli obiettivi che colpirò così, se proprio vuoi, puoi sempre mettere al sicuro le tue cose.
Colpiti solo obiettivi mirati
«Il nostro obiettivo è quello di distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano» ha detto il Presidente Trump quando in diretta televisiva ha annunciato l’attacco in Siria. «Gli obiettivi presi di mira sono tutti collegati al programma di armi chimiche dell’esercito siriano» ha poi precisato il Segretario alla Difesa, James Mattis. Sullo stesso tono le dichiarazione del Presidente francese, Emmanuel Macron, e del Primo Ministro britannico Theresa May.
Il balletto delle dichiarazioni minacciose
Subito dopo l’attacco telegrafato alla Siria sono partite le immancabili dichiarazioni minacciose degli alleati di Assad, Russia e Iran. L’ambasciatore russo negli USA, Anatoly Antonov, ha detto che «le azioni degli Usa e dei loro alleati in Siria non rimarranno senza conseguenze». Gli iraniani parlano invece di «palese violazione del Diritto Internazionale».
Approvazione della Turchia
«Gli attacchi lanciati dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dalla Francia contro il regime di Assad sono stati una reazione adeguata» ha detto il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu. La Turchia, che occupa una parte di territorio siriano, non ha mai fatto mistero di puntare alla caduta di Assad.
Tutti contenti
Al di la delle dichiarazioni proforma, tutti sono soddisfatti. Americani, francesi e inglesi hanno mostrato i muscoli, i russi non sono stati colpiti, anzi, sono stati preventivamente avvisati di quelli che sarebbero stati gli obiettivi, gli iraniani che temevano di finire nel mirino dei missili americani tirano un sospiro di sollievo mentre i turchi possono ribadire la loro ostilità ad Assad. Da domani si torna ai massacri e a imbastire le tele di ragno contro Israele e il Kurdistan. E’ davvero un mondo meraviglioso.