Nella piccola Striscia di Gaza ci sono lo stesso numero di ONG che ci sono nella Repubblica Democratica del Congo, solo che Gaza è 365 Km quadrati per due milioni di abitanti mentre il Congo è vasto 2.345.000 Km quadrati e ha una popolazione di oltre 95 milioni di persone
Secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), alla fine del 2023 prima della guerra, nella Striscia di Gaza erano attive circa 1.000 organizzazioni non governative (ONG). Di queste, circa 600 erano palestinesi, mentre le restanti 400 erano internazionali.
Cerchiamo di leggere bene questi numeri soprattutto in considerazione del fatto che parliamo di un’area di appena 365 Km quadrati per una popolazione di due milioni di persone.
Cosa ci fanno 1.000 (dicasi MILLE) ONG in un fazzoletto di terra così piccolo abitato da un numero così piccolo di abitanti?
Sempre l’OCHA ci dice che Le ONG palestinesi operano in una vasta gamma di settori, tra cui:
- Assistenza umanitaria: fornitura di cibo, acqua, rifugi, cure mediche e altri beni di prima necessità;
- Sviluppo sociale: promozione dell’istruzione, dell’occupazione, della salute e dei diritti umani;
- Attività di advocacy: sensibilizzazione sul conflitto israelo-palestinese e promozione della pace.
Le ONG internazionali, invece, sono generalmente specializzate in un particolare settore, come la salute, l’educazione o la protezione dell’infanzia.
Ora, non ho capito bene chi tra questa enorme moltitudine di ONG nella Striscia di Gaza si occupa di sviluppo, chi si occupa cioè di tutto quell’enorme settore che comprende la gestione della sanità, l’edilizia sociale, delle grandi opere come i desalinatori ecc. ecc.
Oggi in una trasmissione su La 7 ho sentito un medico di Emergency attualmente in Afghanistan ma che ha fatto esperienza nell’ospedale Al-Shifa a Gaza, sostenere che lui non aveva mai visto niente che facesse pensare che sotto quell’ospedale si nascondessero Km di tunnel e la centrale operativa di Hamas.
Quella affermazione mi ha dato parecchio da pensare. Come cavolo fai a stare sopra il centro operativo di Hamas e non accorgerti di niente? Come diavolo fai a non accorgerti che scavano Km di tunnel e che, per di più, vi fanno entrare tonnellate di cemento per consolidarli, ferro, legno, centinaia di operai ecc. ecc.
Lo stesso dubbio mi viene per le altre ONG internazionali presenti nella Striscia di Gaza. Tralascio quelle palestinesi perché immagino siano tutte compromesse con Hamas, ma quelle internazionali, come diavolo hanno fatto a tacere sul fatto che i terroristi stavano costruendo una città sotto la città attingendo a piene mani ai fondi per lo sviluppo, ai materiali per l’edilizia destinati alla popolazione, persino ai tubi dell’acqua degli acquedotti costruiti con i fondi europei, tubi poi usati per costruire missili. Come hanno fatto a tacere? Perché lo hanno fatto o, addirittura, negano di averlo visto come ha fatto oggi quel medico su La 7?
Dunque, 1.000 ONG in 365 Km quadrati della Striscia di Gaza per due milioni di persone. Per avere un termine di paragone prendiamo il Congo. Secondo il database dell’Agenzia delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), in Repubblica Democratica del Congo sono presenti oltre 1.000 ONG. Di queste, circa 200 sono ONG internazionali e le altre sono ONG locali. Il Congo è vasto 2.345.000 Km quadrati e ha una popolazione di oltre 95 milioni di persone.
È dunque possibile che tutti questi “operatori umanitari” in un contesto così piccolo non si siano resi conto di quello che stava facendo Hamas nella Striscia di Gaza? Possibile che non si siano resi conto di tutto quel cemento e quei materiali per l’edilizia destinati all’edilizia sociale spariti nel nulla? E a Bruxelles, possibile che nessuno ne abbia chiesto conto?
Oggi quel medico di Emergency su La 7 sosteneva, senza contraddittorio, che secondo il Diritto Internazionale un ospedale non può essere fatto oggetto di attacchi “per nessun motivo al mondo”. Se ci fosse stato qualcuno a rispondere gli avrebbe detto che non era affatto vero, che secondo l’Art 19 della Convenzione di Ginevra (lo trovate in coda nelle note) dice che un ospedale può essere attaccato “qualora ne fosse fatto uso per commettere, all’infuori dei doveri umanitari, atti dannosi al nemico”. Ma il medico lo sapeva benissimo, solo che come quando era a Gaza, è connivente con Hamas.
Mille ONG nella Striscia di Gaza sono una enormità, un gigantesco specchietto per le allodole dietro il quale con la scusa della difesa dei Diritti Umani viene in realtà costruito un califfato che non ha nulla a che vedere nemmeno con i palestinesi. Quello che dobbiamo capire è se quelle ONG sono complici di Hamas, come sembra, o se sono costrette al silenzio dagli eventi.
Art. 19 della Convenzione di Ginevra
La protezione dovuta agli ospedali civili potrà cessare soltanto qualora ne fosse fatto uso per commettere, all’infuori dei doveri umanitari, atti dannosi al nemico. Tuttavia, la protezione cesserà soltanto dopo che un’intimazione con la quale è fissato, in tutti i casi opportuni, un termine ragionevole, sia rimasta senza effetto.
Non sarà considerato come atto dannoso il fatto che in questi ospedali siano curati dei militari feriti o malati o che vi si trovino armi portatili e munizioni ritirate a questi militari e non ancora consegnate al servizio competente.