L’Iran non tratta con l’occidente per la riattivazione di un nuovo accordo sul nucleare, l’Iran tratta con l’occidente per avere protezione internazionale mentre lavora alla bomba atomica.
È questo in estrema sintesi il pensiero di David Barnea, il nuovo capo del Mossad che da ieri sostituisce Yossi Cohen.
«Le nostre sfide alla sicurezza sono molto grandi e in cima alla lista c’è l’Iran» ha detto David Barnea nel suo discorso di insediamento.
«Questo deve essere detto forte e chiaro: l’Iran sta lavorando, anche in questo momento, per realizzare il suo sogno nucleare sotto una veste di protezione internazionale» ha poi aggiunto in nuovo capo del Mossad.
«Sotto la protezione dell’accordo e senza di esso, con bugie e occultamenti, l’Iran sta facendo progressi costanti verso un programma di armi di distruzione di massa» ha infine concluso “Dedi” come viene soprannominato David Barnea.
Quando la settimana scorsa il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ne ha annunciato la nomina ha detto che il suo compito principale era «impedire all’Iran di acquisire armi nucleari».
Parlando alla cerimonia di ieri Netanyahu ha detto anche che «se spinto a scegliere tra la mancanza di attriti con gli Stati Uniti o la difesa del Paese dalla minaccia nucleare iraniana, Israele sceglierà di affrontare la repubblica islamica».
Quella di Netanyahu non è una dichiarazione da nulla perché in pratica ammette che sull’Iran ci sono forti attriti tra gli Stati Uniti e Israele, esattamente come quando c’era Barack Obama.
Non che gli attriti tra Netanyahu e il Presidente Biden non fossero noti, però una dichiarazione così esplicita in una cerimonia di alto livello come il passaggio di consegne alla guida del Mossad ha indubbiamente un certo peso politico, anche per il nuovo Governo.
Solo una settimana fa il capo della Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) aveva dichiarato che l’Iran arricchiva l’uranio al 60% e che ormai era arrivata a un punto di non ritorno. Dichiarazioni finite nel nulla nonostante la loro gravità.
È questo il clima che accoglie il nuovo capo del Mossad, David Barnea, al quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro.