Abu Bakr Al-Baghdadi sarebbe fuggito da Mosul grazie al fondamentale aiuto degli Stati Uniti. E’ questa l’allucinante accusa che importanti media iraniani (tra i quali l’agenzia FARS) hanno rilanciato dai loro siti web.
Citando un comandante iracheno, tale Javad al-Tayebavi che risulta appartenere alle milizie sciite eterodirette da Teheran che combattono in Iraq e che sono accusate di crimini gravissimi al pari di quelli commessi da ISIS, la FARS afferma che Abu Bakr Al-Baghdadi sarebbe riuscito a fuggire da Mosul grazie a un corridoio aperto dalle morse militari americane.
«Le forze americane hanno aperto la strada per la fuga del leader di ISIL (ISIS) Abu Bakr Al-Baghdadi permettendogli di fuggire da Mosul ovest verso la regione di al-Qayravan» scrive la FARS riprendendo la TV in lingua araba al-Sumeria che a sua volta sostiene di averlo appreso da Javad al-Tayebavi.
L’accusa mossa ai militari americani dai media iraniani è pesantissima e appare francamente del tutto priva di qualsiasi fondamento. Crediamo piuttosto che rientri nella politica iraniana di denigrazione degli Stati Uniti e dei loro alleati volta a inculcare nelle popolazioni iraniane e irachene odio e ostilità verso gli americani che proprio in queste ore aumentano il loro impegno in Iraq mettendosi di traverso alle mire iraniane sull’Iraq.
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