Le forze curde siriane (SDF) che guidano la coalizione appoggiata dagli Stati Uniti hanno annunciato la caduta della città di Baghouz a est del fiume Eufrate, vicino al confine iracheno, l’ultima roccaforte di ISIS.
Secondo fonti del SDF i terroristi si sono arresi alle forze curde appoggiate dall’aviazione statunitense anche se la zona non è ancora completamente in sicurezza. Ci sarebbero infatti diversi tunnel sotterranei dove vi è la possibilità che i terroristi più ostinati si siano rifugiati e non sarà un compito facile bonificarli in quanto si ritiene che molti di essi siano anche minati.
Questa è l’ennesima prova che gli unici che veramente combattono ISIS sul terreno sono i curdi anche se sono in molti ad attribuirsi la vittoria sullo Stato Islamico.
Intanto Erdogan…
Intanto Erdogan non rinuncia alle sue mire sul Kurdistan siriano. Secondo quanto riferisce oggi il quotidiano turco Hurriyet, molto vicino al regime, il dittatore turco starebbe coordinando una operazione congiunta con Russia e Iran per creare quella che lui chiama “zona cuscinetto” nella provincia siriana di Idlib.
Proprio in concomitanza con il vertice di Varsavia organizzato dagli Stati Uniti, Russia, Iran e Turchia avevano organizzato una sorta di contro-vertice nel quale hanno deciso alcune azioni coordinate da portare avanti in Siria tra le quali, secondo Erdogan, un piano per una “zona cuscinetto” che inizialmente comprenda la provincia di Idlib per poi allargarsi alle altre province del Kurdistan siriano.
Obiettivo del califfo turco è sempre quello di eliminare il YPG, il gruppo curdo che fornisce il maggior numero di uomini al SDF e che ha contribuito a sconfiggere ISIS ma che la Turchia considera un gruppo terrorista.
Sempre secondo quanto riferisce Hurriyet ci sarebbe un accordo tra Turchia, Russia e Iran per affidare alla Turchia il controllo della zona cuscinetto, un controllo che Erdogan intende praticare attraverso l’uso delle sue milizie islamiche, non diverse da ISIS, e che nelle ultime settimane hanno preso posizione proprio nella provincia di Idlib.