Dopo la perdita della città di Sirte i miliziani del ISIS si sono rifugiati nel deserto dove, secondo alcuni funzionari libici, si starebbe riorganizzando e starebbe preparando un grande offensiva terroristica.
Sarebbero migliaia i miliziani ISIS morti nella lunga battaglia per Sirte. Secondo Ibrahim Baitulmal, capo del consiglio militare di Misurata, i corpi di miliziani ISIS recuperati sono almeno 1.700. Tra di loro quello di Abu Habib Jazrawi, un saudita che passando allo Stato Islamico aveva preso in nome di Abdul Qadr al-Najdi e di seguito nominato a capo delle milizie ISIS. Ma le numerose perdite subite e la morte del loro leader non avrebbe scoraggiato i terroristi islamici che si starebbero riorganizzando e armando nel deserto. Informatori dei servizi fanno sapere che ISIS sta reclutando centinaia di persone e che le sue basi nel deserto stanno accogliendo centinaia di volontari provenienti dalla Nigeria e da altri Stati dell’Africa sub-Sahariana.
Con la morte di Abdul Qadr al-Najdi il posto di capo militare dello Stato Islamico in Libia è stato preso dal tunisino Jalaludin Al-Tunsi, un veterano della guerra “di guerriglia” e della organizzazione di attentati. Proprio questa “nomina” fa pensare che ben presto ISIS darà il via a una grande campagna terroristica anche per dimostrare ai suoi adepti che lo Stato Islamico in Libia è ancora presente e forte più che mai.
Redazione