La sporca campagna dell’Onu contro Israele

31 Marzo 2012

Che l’Onu sia ormai una macchietta in mano ai Paesi islamisti non è certo una novità, basta dare una occhiata a quello che sta facendo la famigerata Commissione dei Diritti Umani per rendersene conto. Ma questa volta le machiavelliche menti nazi-islamiche del Palazzo di Vetro ne hanno davvero pensata una inedita: indire una conferenza per la denuclearizzazione del Medio Oriente invitando Israele a parteciparvi.

Bene, diranno i soliti ipocriti pacifinti, cosa c’è di male? C’è che, per quanto ne sappiamo pur senza alcuna conferma, Israele è l’unico Paese in Medio Oriente in possesso di armi nucleari (ammesso che le voci siano vere). Quindi, denuclearizzare il Medio Oriente vorrebbe dire solo ed esclusivamente denuclearizzare Israele, cioè privare lo Stato Ebraico dell’unica vera arma di dissuasione che ha nei confronti di tutti coloro che lo vorrebbero cancellato dalla faccia della terra.

La trappola è stata organizzata bene. L’Onu sta premendo per questa conferenza, che si dovrebbe tenere in Finlandia, perché sostiene che un Medio Oriente completamente denuclearizzato impedirebbe di fatto all’Iran di dotarsi di armi nucleari e, di conseguenza, fermerebbe sul nascere la successiva escalation nucleare degli altri Paesi (Turchia e Arabia Saudita in testa). Il concetto dell’Onu si basa furbescamente su un protocollo aggiuntivo al trattato di non proliferazione nucleare firmato nel 2010 dai 189 Paesi aderenti (tra cui non c’è Israele) per un Medio Oriente denuclearizzato, un protocollo voluto dai Paesi arabi e dall’Iran per dimostrare l’adozione di due pesi e due misure nei confronti di Israele. Peccato che, come detto, Israele non abbi amai firmato il trattato di non proliferazione a differenza dell’Iran.

Il concetto alla base di questo trappolone è: se Israele ha le armi atomiche, perché non le dovrebbe avere l’Iran? Un concetto pericoloso, primo perché l’Iran non è Israele, secondo perché Israele non ha mai attaccato un’altro Paese per primo e, soprattutto, non ha mai minacciato nessuno di “cancellarlo dalla faccia della terra” come invece fa l’Iran con Israele un giorno si e l’altro pure.

La sostanza di tutto questo è drammaticamente semplice: se Israele accetta di partecipare e aderire a questa conferenza per un Medio Oriente completamente denuclearizzato dovrà rinunciare al suo arsenale atomico perdendo l’unica cosa che ha impedito ai suoi nemici di distruggerlo. Se al contrario rifiuterà l’Iran sarà giustificato a possedere armi nucleari dal fatto che Israele non vuole disfarsi delle sue. Bella trappola no?

L’ambasciatore di Israele all’Onu, Ron Prosor, ha però alzato la posta mettendo in difficoltà i nazi-islamici del Palazzo di Vetro. Prosor ha affermato che «Israele non ha nulla in contrario a un Medio Oriente denuclearizzato o a partecipare a conferenze di questo genere, ma – ha aggiunto – solo quando ci sarà una pace globale ed effettiva nella regione». In pratica Israele parteciperà a questo tipo di conferenza solo quando tutti gli Stati medio-orientali avranno effettivamente riconosciuto Israele e avranno firmato con Gerusalemme trattati di pace effettivi e inequivocabili. Solo allora Israele potrà prendere in considerazione una tale opportunità.

Rimane il fatto, davvero abominevole, che l’Onu con il suo comportamento scriteriato sta di fatto giustificando l’Iran a possedere armi nucleari a dispetto della firma di Teheran sul trattato di non proliferazione, un atteggiamento palesemente anti-israeliano e non giustificabile dalle false “buone intenzioni” pubblicizzate dagli organizzatori di questa conferenza.

Sharon Levi

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

30 Comments Lascia un commento

  1. A quanto ne so l’Iran non fa una guerra d’agressione dai tempi di Artaserse III. Se la farà dovrà esserci una reazione, altrimenti no. Ma ancora cianciate di guerra preventiva?. (non ho alcuna simpatia per il “satrapo” ahmadinejad, nè per il fondamentalismo di qualsiasi religione, ma non sarebbe bello vedere Susa e Teheran bombardate).

  2. A quanto ne so l’Iran non fa una guerra d’agressione dai tempi di Artaserse III. Se la farà dovrà esserci una reazione, altrimenti no. Ma ancora cianciate di guerra preventiva?. (non ho alcuna simpatia per il “satrapo” ahmadinejad, nè per il fondamentalismo di qualsiasi religione, ma non sarebbe bello vedere Susa e Teheran bombardate).

  3. ma quali bombe su Teheran. Se Israele dovesse LEGITTIMAMENTE decidere bombarderà solo le centrali nucleari. Smettiamo con queste cazzate

  4. ma quali bombe su Teheran. Se Israele dovesse LEGITTIMAMENTE decidere bombarderà solo le centrali nucleari. Smettiamo con queste cazzate

  5. Sì e poi l’Iran non risponderà di certo, anzi dirà ai comandanti israeliani “volete qualche caccia o qualche battaglione che vi aiuti ad aprirvi la strada?” Oppure consegneranno le mappe precise delle installazioni militari. In realtà si darebbe il via ad un’escalation e si finirebbe probabilmente a bombardare Susa e Tel Aviv, sempre ammesso che ci sia un mininmo di raziocinio nell’uomo e che la parola non sia data alle armi atomiche. L’Iran non è uno staterello di pastrori come l’Afghanistan, ha un esercito coi controca…i e tecnologie moderne. A mio parere nessuno stato al mondo potrebbe permettersi un’invasione dell’Iran, forse solo gli usa se chiudessero baracca nelle altre location, entrassero in economia bellica e concentrassero tutte le loro risorse sull’attacco. Ma forse neanche… Per me folle è colui che spinge per una guerra potenzialmente disastrosa, non mi interessa chi ha iniziato e chi ha più ragione.

  6. Sì e poi l’Iran non risponderà di certo, anzi dirà ai comandanti israeliani “volete qualche caccia o qualche battaglione che vi aiuti ad aprirvi la strada?” Oppure consegneranno le mappe precise delle installazioni militari. In realtà si darebbe il via ad un’escalation e si finirebbe probabilmente a bombardare Susa e Tel Aviv, sempre ammesso che ci sia un mininmo di raziocinio nell’uomo e che la parola non sia data alle armi atomiche. L’Iran non è uno staterello di pastrori come l’Afghanistan, ha un esercito coi controca…i e tecnologie moderne. A mio parere nessuno stato al mondo potrebbe permettersi un’invasione dell’Iran, forse solo gli usa se chiudessero baracca nelle altre location, entrassero in economia bellica e concentrassero tutte le loro risorse sull’attacco. Ma forse neanche… Per me folle è colui che spinge per una guerra potenzialmente disastrosa, non mi interessa chi ha iniziato e chi ha più ragione.

  7. E se l’Iran, per ritorsione, dovesse bombardare la centrale atomica di Dimona, caro sig. Aaron, la cosa per lei sarebbe LEGITTIMA? Smettiamola con questa isteria bellicista, gli interessi di Israele NON SONO GLI INTERESSI DELL’OCCIDENTE! E’ ora che la gente cominci a capire e a ragionare con la propria testa. Basta con l’hasbara, un pò di verità, perbacco!

  8. E se l’Iran, per ritorsione, dovesse bombardare la centrale atomica di Dimona, caro sig. Aaron, la cosa per lei sarebbe LEGITTIMA? Smettiamola con questa isteria bellicista, gli interessi di Israele NON SONO GLI INTERESSI DELL’OCCIDENTE! E’ ora che la gente cominci a capire e a ragionare con la propria testa. Basta con l’hasbara, un pò di verità, perbacco!

  9. Concordo, dire che israele bombarderebbe lecitamente non ha senso, non si puó accettare l’idea della guerra preventiva, che non solo non é nei nostri interessi ma come hanno mostrato iran e afganistan li danneggia

  10. Concordo, dire che israele bombarderebbe lecitamente non ha senso, non si puó accettare l’idea della guerra preventiva, che non solo non é nei nostri interessi ma come hanno mostrato iran e afganistan li danneggia

  11. L’Iran ha scelto unilateralmente di essere nemico giurato di Israele ed ha affermato più volte, per bocca del suo presidente e del religioso Kamenei, che lo vuole distruggere. Kamenei, per la cronaca, lo ha definito un cancro.
    Solo chi condivide queste aberrazioni può negare ad Israele il diritto all’autodifesa, che é l’unico diritto lecito in questione.
    Gli altri -le intenzioni dell’Iran- non sono diritti.
    Non solo, ma far passare questo paese per un paese pacifico significa semplicemente negare l’evidenza dei nostri giorni, che é quella che conta.
    Infatti dei tempi di Artaserse non ce ne può fregare proprio nulla nel merito della attuale situazione.
    Pensa un po’: tra poco si finirà con l’affermare che l’Iran é un paese “geneticamente pacifico”!
    Va inoltre sottolineato che qualunque siano i “nostri interessi”, questi non possono essere accampati in termini etici per negare il diritto all’esistenza ad un paese minacciato di distruzione senza alcuna ragione.
    Come é noto Israele non ha fatto nulla all’Iran per essere minacciato da quest’ultimo. E tutto ciò che di aggressivo oggi si può anche ragionevolmente attribuire ad Israele deriva esclusivamente dall’atteggiamento del paese che ha scelto pregiudizialmente di essergli nemico.
    Figuriamoci se Israele avrebbe un interesse o un intenzione di bombardare l’Iran, se quest’ultimo non fosse quello che é!
    Pertanto, cari signori (si fa per dire) che accusate Israele e di fatto attribuite all’Iran una politica di pace,
    é perfettamente inutile che parliate di liceità o di etica, oppure di interessi.
    Non vi illudete di potere usare con efficacia queste foglie di fico per coprire la vostra vergogna di odiatori degli ebrei. Voi odiate Israele, perché odiate gli Ebrei: si tratta di un odio veramente increscioso e senza fondamento, che in quanto tale riguarda solo voi e la vostra natura malata.
    Dovreste andare a cianciare con i vostri simili!
    .

  12. L’Iran ha scelto unilateralmente di essere nemico giurato di Israele ed ha affermato più volte, per bocca del suo presidente e del religioso Kamenei, che lo vuole distruggere. Kamenei, per la cronaca, lo ha definito un cancro.
    Solo chi condivide queste aberrazioni può negare ad Israele il diritto all’autodifesa, che é l’unico diritto lecito in questione.
    Gli altri -le intenzioni dell’Iran- non sono diritti.
    Non solo, ma far passare questo paese per un paese pacifico significa semplicemente negare l’evidenza dei nostri giorni, che é quella che conta.
    Infatti dei tempi di Artaserse non ce ne può fregare proprio nulla nel merito della attuale situazione.
    Pensa un po’: tra poco si finirà con l’affermare che l’Iran é un paese “geneticamente pacifico”!
    Va inoltre sottolineato che qualunque siano i “nostri interessi”, questi non possono essere accampati in termini etici per negare il diritto all’esistenza ad un paese minacciato di distruzione senza alcuna ragione.
    Come é noto Israele non ha fatto nulla all’Iran per essere minacciato da quest’ultimo. E tutto ciò che di aggressivo oggi si può anche ragionevolmente attribuire ad Israele deriva esclusivamente dall’atteggiamento del paese che ha scelto pregiudizialmente di essergli nemico.
    Figuriamoci se Israele avrebbe un interesse o un intenzione di bombardare l’Iran, se quest’ultimo non fosse quello che é!
    Pertanto, cari signori (si fa per dire) che accusate Israele e di fatto attribuite all’Iran una politica di pace,
    é perfettamente inutile che parliate di liceità o di etica, oppure di interessi.
    Non vi illudete di potere usare con efficacia queste foglie di fico per coprire la vostra vergogna di odiatori degli ebrei. Voi odiate Israele, perché odiate gli Ebrei: si tratta di un odio veramente increscioso e senza fondamento, che in quanto tale riguarda solo voi e la vostra natura malata.
    Dovreste andare a cianciare con i vostri simili!
    .

  13. Signori si fa per dire lo dice ai suoi parenti e amici, se permette. Una cosa sono le chiacchiere, l’altra i fatti concreti. Ahmadinejad può abbaiare quanto vuole, ma quel che contano sono le azioni. Non si può parlare di guerra preventiva. Che l’Iran (finora) sia stato un paese pacifico non lo dico io, lo dice la storia. Poi sono d’accordo anch’io che i discorsi del baffuto siano deliranti, ma non si può scatenare una guerra per dei deliri.

  14. Signori si fa per dire lo dice ai suoi parenti e amici, se permette. Una cosa sono le chiacchiere, l’altra i fatti concreti. Ahmadinejad può abbaiare quanto vuole, ma quel che contano sono le azioni. Non si può parlare di guerra preventiva. Che l’Iran (finora) sia stato un paese pacifico non lo dico io, lo dice la storia. Poi sono d’accordo anch’io che i discorsi del baffuto siano deliranti, ma non si può scatenare una guerra per dei deliri.

  15. Ma chi odia gli ebrei? Io no di certo. Quindi chiunque osi criticare la politica estera oltremodo agressiva d’Israele è uno che odia neanche Israele ma proprio gli ebrei tout court! Quindi se critico il governo italiano sono un anti italiano, anzi odio i cattolici! Ma mi sa che qui l’unica foglia di fico è il presunto antismitismo che va bene per ogni stagione e giustifica qualunque cosa. Bah!

  16. Ma chi odia gli ebrei? Io no di certo. Quindi chiunque osi criticare la politica estera oltremodo agressiva d’Israele è uno che odia neanche Israele ma proprio gli ebrei tout court! Quindi se critico il governo italiano sono un anti italiano, anzi odio i cattolici! Ma mi sa che qui l’unica foglia di fico è il presunto antismitismo che va bene per ogni stagione e giustifica qualunque cosa. Bah!

  17. sottoscrivo il post di “Milano”: l’unica grande verità che rende cechi taluni è l’odio nei confronti del popolo ebraico ed i particolare dello Stato di Israele.

  18. sottoscrivo il post di “Milano”: l’unica grande verità che rende cechi taluni è l’odio nei confronti del popolo ebraico ed i particolare dello Stato di Israele.

  19. Ma vi rendete conto? Se uno dice di essere contrario ad un attacco militare all’Iran significa che odia gli ebrei! Ma che vi prendete la mattina?

  20. Ma vi rendete conto? Se uno dice di essere contrario ad un attacco militare all’Iran significa che odia gli ebrei! Ma che vi prendete la mattina?

  21. @ Aldo
    Ringrazio per il ” se permette” finale del primo periodo, che apprezzo davvero.
    Debbo, però, dirle che non condivido per niente il carattere assoluto delle sue massime.
    “Una cosa sono le chiacchiere, l’altra i fatti concreti”.
    Dipende dal rapporto che si ha con le proprie chiacchiere.
    Anche Cristoforo Colombo prima faceva chiacchiere secondo alcuni, ma poi é salpato davvero, perché ci credeva e fu creduto anche da altri.
    In quel caso aveva quasi ragione e soprattutto fece la Storia.
    ” Ahmadinejad può abbaiare quanto vuole, ma quel che conta sono le azioni.”
    Appunto le azioni. Io credo che un cane sciolto che abbaia e sia libero di agire possa anche mordere. Dipende dalla razza.
    E se morde che facciamo?
    Lei può anche non preoccuparsene, mica abbaia e agisce contro di lei!
    Ciò non toglie che chi é minacciato abbia motivo e diritto di preoccuparsi cercando le soluzioni più consone, anche se rischiose innanzitutto per lui.
    E questo diritto é certamente più fondato del legittimo diritto di definire la sua politica “oltremodo aggessiva”, così come lei fa nel secondo commento. Dipende infatti dalla posta in gioco.
    Tornando al primo commento,ci sono due “non si può”. ” Non si può parlare di guerra preventiva” e ” non si può scatenare una guerra per dei deliri”, quelli di Ahmadinejad.
    Ora , gli esperti del linguaggio ci insegnano che ” non si può, non si deve, si deve ” sono degli operatori modali che tracciano dei confini o degli obblighi inderogabili, che limitano in termini assoluti la possibilità di scelta degli individui. Meno male che ci sono, tuttavia a volte fanno perfino male alla salute, creando delle nevrosi.
    Mi domando: chi “deve” stabilire quando questi operatori sono assoluti?
    E poi: chi può garantire che dai deliri non nascano delle azioni effettive?
    Quelli di Hitler, per esempio erano dei deliri o avevano un fondamento “razionale”, per esempio avevano una possibilità di successo e quindi di indurlo “razionalmente” all’azione? Certamente agì.
    E se qualcuno, prevedendo qualcosa come cinquanta milioni di morti, avesse consigliato di lasciarlo fare , dati gli alti costi umani della guerra, avrebbe dato un suggerimento “razionale”?
    Dio ci scampi da certe scelte.
    Tuttavia a volte nessuno ha il potere di evitarle. O invece sì? Tanto in questo caso si tratta solo di Israele.
    E inoltre, non é forse vero che la politica “avventuristica” dell’Iran potrebbe rimanere un incubo o un delirio senza conseguenze se non ci fosse nessuno a difenderli , a giustificarli o a sottovalutarli?
    Le altre sue affermazioni circa la mania di vedere dappertutto l’antisemitismo alla base di ogni critica alla” politica del Governo di Israele” non le commento, sia perché credo di aver detto abbastanza, sia perché mi sembra che siano più che altro delle battute.
    Ovvio che quanto sto scrivendo può avere un senso solo se é rivolto ad una persona che crede davvero che quanto dice il presidente dell’Iran siano delle vere e proprie aberrazioni, oltre che dei deliri.
    L’aggiunta circa le aberrazioni, a scanso di equivoci, non é pleonastica.
    Ed infine una “doverosa” precisazione:
    il mio commento precedente l’ ho scritto da solo e non l’ho scritto di mattina.

  22. @ Aldo
    Ringrazio per il ” se permette” finale del primo periodo, che apprezzo davvero.
    Debbo, però, dirle che non condivido per niente il carattere assoluto delle sue massime.
    “Una cosa sono le chiacchiere, l’altra i fatti concreti”.
    Dipende dal rapporto che si ha con le proprie chiacchiere.
    Anche Cristoforo Colombo prima faceva chiacchiere secondo alcuni, ma poi é salpato davvero, perché ci credeva e fu creduto anche da altri.
    In quel caso aveva quasi ragione e soprattutto fece la Storia.
    ” Ahmadinejad può abbaiare quanto vuole, ma quel che conta sono le azioni.”
    Appunto le azioni. Io credo che un cane sciolto che abbaia e sia libero di agire possa anche mordere. Dipende dalla razza.
    E se morde che facciamo?
    Lei può anche non preoccuparsene, mica abbaia e agisce contro di lei!
    Ciò non toglie che chi é minacciato abbia motivo e diritto di preoccuparsi cercando le soluzioni più consone, anche se rischiose innanzitutto per lui.
    E questo diritto é certamente più fondato del legittimo diritto di definire la sua politica “oltremodo aggessiva”, così come lei fa nel secondo commento. Dipende infatti dalla posta in gioco.
    Tornando al primo commento,ci sono due “non si può”. ” Non si può parlare di guerra preventiva” e ” non si può scatenare una guerra per dei deliri”, quelli di Ahmadinejad.
    Ora , gli esperti del linguaggio ci insegnano che ” non si può, non si deve, si deve ” sono degli operatori modali che tracciano dei confini o degli obblighi inderogabili, che limitano in termini assoluti la possibilità di scelta degli individui. Meno male che ci sono, tuttavia a volte fanno perfino male alla salute, creando delle nevrosi.
    Mi domando: chi “deve” stabilire quando questi operatori sono assoluti?
    E poi: chi può garantire che dai deliri non nascano delle azioni effettive?
    Quelli di Hitler, per esempio erano dei deliri o avevano un fondamento “razionale”, per esempio avevano una possibilità di successo e quindi di indurlo “razionalmente” all’azione? Certamente agì.
    E se qualcuno, prevedendo qualcosa come cinquanta milioni di morti, avesse consigliato di lasciarlo fare , dati gli alti costi umani della guerra, avrebbe dato un suggerimento “razionale”?
    Dio ci scampi da certe scelte.
    Tuttavia a volte nessuno ha il potere di evitarle. O invece sì? Tanto in questo caso si tratta solo di Israele.
    E inoltre, non é forse vero che la politica “avventuristica” dell’Iran potrebbe rimanere un incubo o un delirio senza conseguenze se non ci fosse nessuno a difenderli , a giustificarli o a sottovalutarli?
    Le altre sue affermazioni circa la mania di vedere dappertutto l’antisemitismo alla base di ogni critica alla” politica del Governo di Israele” non le commento, sia perché credo di aver detto abbastanza, sia perché mi sembra che siano più che altro delle battute.
    Ovvio che quanto sto scrivendo può avere un senso solo se é rivolto ad una persona che crede davvero che quanto dice il presidente dell’Iran siano delle vere e proprie aberrazioni, oltre che dei deliri.
    L’aggiunta circa le aberrazioni, a scanso di equivoci, non é pleonastica.
    Ed infine una “doverosa” precisazione:
    il mio commento precedente l’ ho scritto da solo e non l’ho scritto di mattina.

  23. Resta il fatto che la maggioranza degli europei, secondo un recente sondaggio, individua in Israele ben prima che nell’Iran la principale minaccia alla pace nel mondo. Tutti antisemiti? Tutti fuorviati da un sistema dei media preventivamente antisraeliano? Cerchiamo di essere seri, per favore! Antisemiti semmai sono coloro che permettono il sistematico “assassinio mirato” dei semitissimi leaders palestinesi senza muovere un dito o, comunque, giustificando a prescindere. Dimenticando, oltretutto, che la civiltà occidentale alla quale Israele pretende di appartenere, nulla a a che vedere con queste pratiche assassine.

  24. Resta il fatto che la maggioranza degli europei, secondo un recente sondaggio, individua in Israele ben prima che nell’Iran la principale minaccia alla pace nel mondo. Tutti antisemiti? Tutti fuorviati da un sistema dei media preventivamente antisraeliano? Cerchiamo di essere seri, per favore! Antisemiti semmai sono coloro che permettono il sistematico “assassinio mirato” dei semitissimi leaders palestinesi senza muovere un dito o, comunque, giustificando a prescindere. Dimenticando, oltretutto, che la civiltà occidentale alla quale Israele pretende di appartenere, nulla a a che vedere con queste pratiche assassine.

  25. Dopo la Palestina vogliono distruggere anche l’Iran? Un paese democratico!!!!

  26. Dopo la Palestina vogliono distruggere anche l’Iran? Un paese democratico!!!!

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