Israele da per certo e forse imminente un attacco iraniano con droni e missili e per questo ha messo in stato di massima allerta tutti i sistemi difensivi del Paese.
A dirlo è il capo dell’aeronautica, Amikam Norkin, il quale ieri ha dichiarato che «l’intera gamma di sistemi di difesa del paese è pronta a intervenire e a far fronte a qualsiasi minaccia» anche se non nasconde alcune preoccupazioni.
In particolare Amikam Norkin è preoccupato per un tipo di attacco già messo in campo dagli iraniani contro l’Arabia Saudita il quale prevede l’uso di droni e di missili da crociera i quali, potendo volare a bassa quota, potrebbero essere non intercettati o individuati troppo tardi.
All’inizio di questa settimana, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’Iran intende attaccare Israele dallo Yemen, il che potrebbe rendere più difficile l’intercettazione di un tale attacco poiché le difese aeree intermedie e a lungo raggio dell’IDF sono meglio posizionate per affrontare gli attacchi in arrivo dal nord di Israele, piuttosto che da sud.
«Le batterie Arrow, Patriot, David’s Sling e Iron Dome sono in allerta», ha detto Norkin ieri sera durante una cerimonia di laurea per ufficiali della difesa aerea.
Poi ha ammesso che la sfida si è fatta più complessa rispetto alla minaccia rappresentata da normali missili. «I missili da crociera e i droni possono viaggiare a bassa quota e per questo sono molto più difficili da intercettare. Ne abbiamo visto un esempio con l’attacco alle infrastrutture saudite» ha detto Norkin. «Tuttavia siamo pronti per ogni evenienza».
L’intelligence israeliana da per certo un attacco iraniano a Israele anche se tra gli esperti ci sono divergenze sui tempi di questo attacco. Chi lo da per imminente e chi sostiene invece che il pericolo non sia immediato.
Lo scorso mese di agosto Israele ha sventato un attacco come quello visto contro l’Arabia Saudita e questo lascia pensare che gli iraniani siano intenzionati a portare l’attacco non appena possibile.