Come Iran e Russia preparano il prossimo attacco a Israele

14 Febbraio 2018

 

Il Prossimo attacco iraniano a Israele non sarà limitato allo sconfinamento di un drone ma sarà qualcosa di molto più complesso e pericoloso. Ne sono convinti gli analisti della intelligence israeliana.

Gli analisti israeliani puntano il dito in particolare su un progetto russo-iraniano che prevede la formazione di una milizia sciita altamente addestrata e formata principalmente da combattenti iracheni, afghani e pakistani la quale dovrebbe essere incaricata di condurre un articolato attacco contro lo Stato Ebraico non appena questa milizia, denominata Hezbollah al-Nujaba, che poi sarebbe la versione irachena degli Hezbollah libanesi, sarà sufficientemente addestrata per lo scopo.

Secondo un rapporto della intelligenge militare israeliana i miliziani di questa nuova formazione legata a Teheran sarebbero addestrati da membri delle forze d’elite russe e si troverebbero già in Siria. Il loro capo sarebbe Sheikh Akram al-Kaabi mentre il loro obiettivo sarebbe quello di infiltrarsi in territorio israeliano dalla Siria per condurre attacchi coordinati contro diversi obiettivi civili e militari nel nord di Israele.

Sempre secondo il rapporto della intelligence militare israeliana questo gruppo “altamente specializzato” e addestrato dai russi e dagli iraniani andrebbe a dare manforte alla “Brigata di liberazione del Golan”, una unità combattente sciita formata da miliziani provenienti da diversi Paesi.

«Lo scopo di Hezbollah al-Nujaba è quello di diventare una forza di intervento rapido in grado di condurre attacchi in profondità in territorio israeliano» si legge nel rapporto.

E’ la prima volta che un rapporto della intelligence israeliana parla apertamente di “militari russi che addestrano i miliziani sciiti legati all’Iran” e la cosa non certamente di poco conto perché, al di la delle promesse fatte da Putin a Netanyahu, dimostra come la Russia sia parte attiva dei piani iraniani contro Israele.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

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