Un gruppo di compagnie petrolifere private iraniane ha intenzione di denunciare l’Unione Europea in tutti i tribunali internazionali per aver applicato “sanzioni illegali” contro la Repubblica Islamica dell’Iran. Lo si apprende dalla agenzia di stampa iraniana Fars.
“Allo stato attuale un certo numero di compagnie petrolifere private che sono sulla lista di quelle boicottate della UE, sono impegnate con progetti in Stati esteri e una gran parte del loro reddito proviene dall’estero” ha detto una fonte alla Fars News Agency. “Pertanto – continua la fonte – vedendo l’impossibilità di proseguire le loro attività con la conseguente perdita di molti milioni di dollari, queste ditte hanno deciso di presentare querela contro l’Unione Europea in tutti i tribunali internazionali in quanto giudicano illegali le sanzioni alle quali sono sottoposte”.
Secondo le compagnie private iraniane l’illegalità starebbe nel fatto che dopo che l’Onu, il 9 giugno 2010, aveva applicato le sanzioni contro l’Iran, Stati Uniti e Unione Europea hanno deciso unilateralmente di inasprire tali sanzioni senza che alla base di tale decisione ci fossero i presupposti legali e senza che nessuno avesse provato che l’Iran stia effettivamente perseguendo un programma nucleare militare.
Al di fuori delle dichiarazioni di parte iraniana, andrebbe ricordato a queste compagnie che Teheran ha ripetutamente negato l’accesso ad alcuni siti nucleari agli ispettori della AIEA e che proprio quei siti sono fortemente sospettati di essere al centro del programma nucleare iraniano. Poi, andrebbe ricordato che la AIEA ha emesso diversi rapporti dai quali si evince chiaramente che il programma nucleare iraniano è militare e non civile. Quindi, se c’è qualcuno che queste compagnie dovrebbero denunciare, questi è il regime iraniano e non l’Unione Europea.
Detto questo, la notizia della denuncia alla UE arriva in contemporanea con le dichiarazioni di Mohammad-Ali Khatibi, rappresentante iraniano all’OPEC e direttore della National Iranian Oil Company, il quale ha tranquillamente affermato che “al momento le esportazioni di greggio iraniane sono allo stesso livello di sempre” e che quindi non risentono delle sanzioni europee e statunitensi. Sarebbe il caso che qualcuno glielo dica a queste compagnie e, soprattutto, che lo dica a USA e UE. Insomma, le sanzioni non funzionano.
Adrian Niscemi