Hamas ha chiamato a raccolta tutti i suoi sostenitori in Cisgiordania ordinando loro di portare attacchi suicidi contro civili e militari israeliani ma anche contro le forze della Autorità Nazionale Palestinese (ANP) accusate di collaborazionismo con Israele.
Lo ha fatto ieri sera Hamad Al-Rakav, uno dei maggiori leader di Hamas a Gaza, attraverso un comunicato nel quale chiede a tutti i “palestinesi onesti” in Cisgiordania di attaccare con ogni mezzo possibile i civili e i militari israeliani. Ma Al-Rakaw non si è fermato a questo, ha chiesto anche attacchi contro le forze di sicurezza palestinesi accusate di collaborare con Israele. «Le Brigate Al-Qassam che operano nei territori occupati dal nemico sionista devono entrare immediatamente in azione» ha ordinato Hamad Al-Rakav. «L’uccisione del bambino palestinese che non aveva alcuna colpa dimostra che il nemico sionista è assetato del nostro sangue» ha aggiunto Al-Rakaw «e noi li dobbiamo ripagare con la stessa moneta uccidendo i loro bambini, le loro donne e i loro soldati».
L’ordine/annuncio di Hamas non viene sottovalutato dalle autorità israeliane che hanno aumentato i controlli intorno agli insediamenti in Giudea e Samaria e a Gerusalemme. Hamas può contare su molti sostenitori in Cisgiordania tra i quali anche molti cosiddetti “cooperanti occidentali”, ancora più pericolosi perché soggetti a meno controlli rispetto ai palestinesi. In molte occasioni si sospetta che questi “cooperanti” abbiano fatto da portaordini e da coordinatori per Hamas, un problema serio che prima o poi Israele dovrà affrontare.
Scritto da Sarah F.