Tre giovani padri che lasciano complessivamente 16 figli orfani, altre due persone che lottano tra la vita e la morte.
Questo è il bilancio dell’attacco terroristico di ieri nella città di Elad, in Israele. Tre morti e due feriti gravemente da due terroristi palestinesi identificati come Sabhi abu Shakir e As’ad Alrafa’ani, 19 e 20 anni entrambi provenienti da Rumana, un villaggio nei pressi di Jenin.
Per l’attacco i due macellai hanno usato un’ascia e un coltello e una volta ucciso e ferito si sono dati alla fuga.
È in corso una enorme caccia all’uomo, ostacolata però dall’aiuto che gli arabi stanno dando ai due terroristi islamici.
Da diverso tempo è ormai in corso un vero e proprio attacco terroristico contro i civili israeliani da parte di terroristi islamici riconducibili alla fazione palestinese.
Per questo l’esercito israeliano nelle scorse settimane ha intensificato le proprie azioni preventive in Giudea e Samaria (la cosiddetta “Cisgiordania”) dove sono scoppiati diversi disordini.
In tutto questo l’Autorità Nazionale Palestinese non fa niente per arginare la serie di attentati che dal 21 marzo fino ad oggi ha portato alla morte di 19 civili israeliani, anzi continua con l’esecrabile politica dei vitalizi ai terroristi che uccidono civili israeliani o alle loro famiglie se i terroristi vengono catturati o uccisi.
Non meno colpevoli sono quelle istituzioni internazionali che con i loro finanziamenti a fondo perduto elargiti alla Autorità Palestinese senza mai fare domande sul loro impiego, finanziano questo vero e proprio incentivo ad uccidere cittadini israeliani.
I vitalizi ai terroristi islamici o alle loro famiglie sono una cosa nota, apertamente ammessa anche dal Presidente della Autorità Palestinese, Abu Mazen, eppure nessuno a Bruxelles o nelle altre capitali che finanziano il terrorismo palestinese dice una parola.
Di fatto il denaro dei contribuenti europei o americani o di qualsiasi paese che finanzia il terrorismo palestinese mascherato da Autorità Nazionale, si rende complice di un incitamento ad uccidere cittadini israeliani ed è responsabile dei fiumi di sangue innocente che macchiano il suolo di Israele.