E ancora continuano a dire che Israele non è una democrazia

15 Febbraio 2016

Se c’è una cosa che il caso di Giulio Regeni ci insegna è che, fatto salvo Israele, il Medio Oriente non è altro che un ammasso di dittature islamiche violente e senza alcun rispetto del Diritto. Certo, dittature che in alcuni casi fanno comodo, come quella egiziana, ma pur sempre dittature.

Un fatto come quello di Regeni non sarebbe mai successo in Israele, non sarebbe mai successo che un ragazzo di qualsiasi nazionalità simpatizzante o interessato per studio a un gruppo giudicato terrorista venisse preso, torturato e ucciso dalla polizia o dallo Shin Bet. Non lo fanno nemmeno con chi è apertamente schierato con Hamas o con i terroristi che ogni giorno compiono attentati in Israele. Eppure ne avrebbero i motivi.

Ogni tanto leggiamo di qualche scema del villaggio in cerca di facile visibilità che parla di arresti sommari, di torture, di espulsioni ingiustificate da parte della polizia israeliana. Ma stranamente quelle stesse persone sono immacolate, senza alcun segno di quelle “torture” di cui parlano e spesso tornano tranquillamente in Israele. In compenso possiamo vedere parlamentari arabi israeliani andare a casa dei terroristi uccisi a “consolare” i genitori dei “martiri” senza essere arrestati come avverrebbe in qualsiasi altro Paese, possiamo leggere falsità assurde pubblicate da inviati delle testate giornalistiche che pure vivono tranquillamente in Israele e scrivono i loro articoli leggendo pezzi palestinesi comodamente seduti negli internet cafè di Tel Aviv. E nessuno che si azzardi a far loro domande, figuriamoci arrestarli o torturali.

Eppure, nonostante queste più che chiare evidenze, gli odiatori continuano a definire Israele un “paese non democratico” preferendo magari dare sostegno ai democraticissimi iraniani, o agli altrettanto democratici terroristi di Hamas. Preferiscono sostenere chi i giornalisti dissidenti gli incarcera e li tortura davvero come la ANP di quell’angelo della pace che si chiama Abu Mazen.

Come spiegare tutto questo se non con l’antisemitismo e l’odio verso Israele? Come si può riuscire a capire chi parla di Diritti Umani e poi difende gli iraniani o Hamas mentre attacca Israele? Qualcuno me lo spieghi perché francamente in tutto questo c’è una contraddizione di fondo grande come una portaerei.

Franco Londei

Politicamente non schierato. Sostengo chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l'Italia

Previous Story

Sventati sei attentati in Israele. La strategia del martire

Next Story

ISIS: allarme per rischio attacco con armi chimiche

Latest from Opinioni della settimana

Islamismo: il Titanic Europa

Si dice che mentre il Titanic stava affondando l’orchestra continuasse a suonare come se nulla fosse. Questa visione mi ricorda molto da vicino il

Europa: la fine di un sogno?

Per me la parola Europa è sempre stata importantissima. Sono sempre stato europeista, ho sempre creduto in una Europa federale, con una unica moneta,
Go toTop

Don't Miss