Jenin – Cisgiordania. Ieri l’esercito israeliano è entrato in forze a Jenin, capoluogo del governatorato che porta lo stesso nome, per distruggere un monumento che l’Autorità Palestinese aveva eretto in onore di Khaled Nazzal, un terrorista palestinese responsabile della morte di 22 bambini israeliani e quattro adulti.
Il mese scorso il comune di Jenin, con il beneplacito della Autorità Nazionale Palestinese (ANP), aveva dedicato una piazza ed eretto un monumento al terrorista palestinese Khaled Nazzal che nel 1974 aveva ideato la strage di Ma’alot nella quale i terroristi palestinesi uccisero 22 scolari israeliani e quattro adulti. La mossa aveva sin da subito scatenato le reazioni indignate del Governo israeliano che aveva parlato di “istigamento all’odio”, di “esaltazione del terrorismo” e di “avvelenamento delle menti dei giovani palestinesi” e aveva nel contempo intimato alla ANP di rimuovere il monumento ammonendo che se non lo avesse fatto ci avrebbe pensato l’esercito israeliano.
Ieri, dopo aver atteso diverso tempo, il Governo israeliano ha deciso di agire e ha ordinato al IDF di entrare a Jenin e di rimuovere il monumento al terrorista.
Inizialmente la ANP aveva ordinato al comune di Jenin di rimuovere il monumento al terrorista ma dopo che nei giorni scorsi centinaia di palestinesi avevano protestato per la rimozione il comune di Jenin aveva deciso di riposizionare il monumento al terrorista. Da qui la decisione del IDF di intervenire.
Durante l’operazione un palestinese ha sparato contro i militari israeliani senza però colpire nessuno. Altri scontri sono scoppiati successivamente e, secondo il sindaco di Jenin, almeno due palestinesi sarebbero morti negli scontri tra i manifestanti e i militari israeliani.
Questa mattina una nota del Governo israeliano ha ricordato come le lodi e le onorificenze attribuite dalla ANP ai terroristi palestinesi siano un ostacolo serio al raggiungimento della pace ribadendo che Israele non permetterà che dei terroristi e assassini di bambini vengano elevati al ruolo di martiri e di esempio per i giovani palestinesi.