Questa mattina mi sono imbattuto in un articolo di Daniel Greenfield, autore che io non conoscevo ma che dopo breve ricerca ho scoperto essere particolarmente amato dalla destra israeliana.
Sopperito alla mia gravissima mancanza ho così potuto procedere con la lettura dell’articolo in questione, colpito com’ero dal titolo assai catastrofista che in pratica annunciava conflitti in Medio Oriente e una conseguente rinascita dell’impero persiano, il tutto grazie all’elezione di Joe Biden (naturalmente).
L’articolo parte con una affermazione molto forte attribuita al Presidente iraniano, Hassan Rohuani, il quale avrebbe detto che “la prossima amministrazione americana si sarebbe arresa all’Iran”.
A parte che non ho capito il senso di tale affermazione (ma potrebbe dipendere dalla mia cultura limitata di contadino dell’alta valle del Metauro), né ho capito perché l’articolo è partito così, forse perché adesso c’è Biden e vogliono dare l’impressione di una resa, ma girando ovunque non ho trovato traccia di questa affermazione se non sul sito Free Beacon dal quale sembrano poi averla ripresa tutti, compresi alcuni siti iraniani.
Ma mentre Free Beacon pubblica tutto quello che ha (o avrebbe) detto Rohuani, il sig. Greenfield estrapola solo quella frase e la inserisce in un contesto dove appare chiaro che si vuole dimostrare la vicinanza di Biden ai Mullah iraniani.
Greenfield prosegue poi ventilando l’ipotesi che gli iraniani abbiano interferito telematicamente sulle elezioni americane, naturalmente a favore di Biden.
“La portata dell’interferenza dell’Iran nelle nostre elezioni presidenziali rimane ancora sconosciuta”
Il “giornalista” sostiene che hacker iraniani abbiano rubato i dati degli elettori americani e che li abbiano usati per inviare migliaia di voti a favore di Biden. Anzi, fa di più, afferma che c’è un video nel quale si vedono gli hacker iraniani fare questo. Naturalmente del video non c’è traccia.
La “lobby iraniana”, la chiama proprio così, avrebbe investito su Biden cifre astronomiche (385.000 dollari, non proprio una cifra astronomica), tutto denaro denunciato da Biden.
“Se la lobby iraniana porta il suo uomo alla Casa Bianca, la regione diverrà ancora una volta la brutale zona di guerra che era sotto Obama”
Lascio al popolo il compito di leggere il proseguo di questo vero e proprio delirio, io mi limito solo a constatare come certi “giornalisti” (non tutti per fortuna) cerchino di avvallare assurde teorie della cospirazione e, addirittura, l’idea che Biden vada a letto con il nemico.
Nel frattempo vorrei ricordare che quando Trump è salito alla Casa Bianca l’Iran aveva poco meno di 300 Kg di uranio arricchito, oggi ne ha 2.440 Kg, che gli Ayatollah non hanno perso un briciolo di potere nonostante le sanzioni e che, nel frattempo, hanno attaccato l’Arabia Saudita e addirittura una base militare americana senza ricevere alcuna risposta da Trump, avanzano in Yemen, armano Hezbollah e sono in Siria al confine con Israele.
Non lo so, ma sinceramente non mi sembrano grandi risultati quelli conseguiti da Trump con l’Iran. E Daniel Greenfield ci vuol far credere che Biden andrà a letto con i Mullah? Ci vuole davvero una bella faccia tosta.
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