Ennesimo attacco israeliano in Siria contro obiettivi iraniani? Sembrerebbe proprio così, almeno a sentire i media siriani e alcune fonti sul luogo. I missili israeliani avrebbero colpito un deposito di armi vicino all’aeroporto di Damasco dove, secondo alcune fonti, erano state stoccate nuove armi provenienti dall’Iran e destinate a Hezbollah.
Ieri sera i media siriani riportavano di diverse esplosioni nei pressi dell’aeroporto di Damasco e accusavano esplicitamente Israele del presunto attacco. Secondo l’agenzia SANA la contraerea siriana era entrata in azione intercettando “decine” di missili israeliani, una dichiarazione contraddittoria rispetto al numero di esplosioni registrate sull’obiettivo.
Questa mattina la giravolta con triplo salto carpiato. Secondo il regime di Damasco le esplosioni avvenute vicino all’aeroporto di Damasco erano dovute a «detonazioni controllate di tunnel terroristici». Tuttavia l’agenzia SANA afferma che «i sistemi di difesa siriani hanno sventato un attacco missilistico israeliano sull’aeroporto di Damasco abbattendo i missili nemici». Quindi, secondo la Siria, le esplosioni erano erano dovute a “interventi mirati dell’esercito siriano” mentre i missili sono stati tutti distrutti.
A smentire le affermazioni siriane ci sono però fonti sul posto che parlano di «un deposito di armi iraniane destinato a Hezbollah distrutto dai missili».
Da Israele – come sempre – né conferme né smentite
Come sempre da Israele non arrivano né conferme né smentite. Un portavoce del IDF ha detto che lo Stato Ebraico non commenta fonti di stampa straniere ne rapporti di altri Stati. Il Ministero della Difesa ha tuttavia ribadito che Israele farà tutto quanto necessario per impedire che armi e sistemi d’arma iraniani arrivino ai terroristi di Hezbollah. Non è una conferma dell’attacco ma ci si avvicina moltissimo.
All’inizio del mese una fonte di alto livello del IDF aveva ammesso per la prima volta che in poco più di un anno e mezzo Israele aveva condotto attacchi su oltre 200 obiettivi in Siria.