Il terrore corre nel Golfo, terrore dell’Iran dopo che gli Ayatollah hanno potuto impunemente attaccare petroliere, abbattere un drone americano e infine bombardare pesantemente l’Arabia Saudita, senza che nessuno muovesse un dito.
E così gli Emirati Arabi Uniti corrono ai ripari e prima scongelano un fondo di 700 milioni di dollari degli Ayatollah che gli USA avevano chiesto di bloccare, poi trattano con Teheran per riaprire prima possibile gli uffici di cambio e le attività commerciali con l’Iran.
«Ci siamo resi conto che né i paesi occidentali né l’Arabia Saudita ci possono fornire sicurezza» ha detto un funzionario emiratino al giornale arabo Al-Araby Al-Jadeed.
Gli Emirati Arabi Uniti si erano schierati con il fronte anti-iraniano guidato da Stati Uniti e Arabia Saudita e avevano accettato di imporre sanzioni a Teheran tra le quali appunto il blocco di 700 milioni di dollari, il fermo di ogni operazione di cambio tra banche emiratine e iraniane e la conseguente chiusura di ogni ufficio di scambio sia a Teheran che a Dubai, oltre a tutta una serie di sanzioni contro l’Iran.
Ma dopo gli attacchi iraniani alle petroliere saudite, l’abbattimento da parte dei Pasdaran di un drone americano e soprattutto dopo il pesante bombardamento delle più importanti infrastrutture petrolifere saudite dello scorso 14 settembre senza che nessuno muovesse un dito, hanno realizzato che forse per loro sarebbe stato più conveniente e sicuro riallacciare i rapporti con l’Iran.
A sollevare ulteriori dubbi sul fatto che gli Emirati Arabi Uniti potessero essere protetti dalla politica espansionista iraniana ci si è messo anche l’abbandono americano degli alleati curdi che di certo non è stata una dimostrazione di affidabilità da parte degli USA.
Così, zitti zitti, gli Emirati Arabi Uniti nelle ultime settimane si sono defilati dall’asse anti-iraniano, hanno revocato le sanzioni verso Teheran e hanno progressivamente riallacciato i rapporti con gli Ayatollah.
Gli Emirati Arabi Uniti sono i primi a defilarsi ufficialmente dall’asse anti-iraniano e molto probabilmente saranno seguiti a breve anche da altri Paesi visto che anche l’Arabia Saudita, una volta capito che gli USA non l’avrebbero difesa, stanno segretamente trattando con l’Iran.
Non c’è che dire, un capolavoro diplomatico quello di Donald Trump.